
Tra le motivazioni principali che hanno spinto la casa di Hamamatsu per l’uscita di scena dal Motomondiale ci sono le difficoltà economiche
“Finalmente” è arrivata l’ufficialità riguardo all’uscita di scena della Suzuki dalla MotoGP. Dopo alcune settimane in cui si vociferava dell’addio della casa di Hamamatsu, con il mercato intorno a Joan Mir ed Álex Rins che di fatto è esploso con largo anticipo rispetto alla stagione estiva, la Suzuki ha comunicato questa mattina di aver avviato le trattative con la Dorna per ritirarsi dalla classe regina del Motomondiale.
La ragione principale sta nelle condizioni economiche che, negli ultimi 2 anni a causa della pandemia, hanno minato le casse della società giapponese, che nel proprio comunicato stampa ha detto: “Purtroppo, l’attuale situazione economica e la necessità di concentrare i propri sforzi sui grandi cambiamenti che il Il mondo automobilistico si trova ad affrontare in questi anni, stanno costringendo Suzuki a spostare costi e risorse umane per sviluppare nuove tecnologie.“
Tuttavia l’uscita di scena dalla MotoGP potrebbe estendersi anche a tutte le competizioni in cui la Suzuki è impegnata. Oltre al Motomondiale, infatti, la casa di Hamamatsu è un punto di riferimento nel Mondiale Endurance FIM EWC, con 12 titoli conquistati e la nuova partnership con Yoshimura, fornitore storico per la casa di Hamamatsu, che potrebbe rilevare così l’eredità Suzuki e porsi come team semiufficiale nell’EWC.